venerdì 8 giugno 2007

Gran Bretagna in camper - Tappe di avvicinamento.

Roma - Dover
I ricordi dei particolari sono un po’ lontani, ma li ricavo da un diario di bordo che ancora conservo.
26 luglio - Dopo una giornata di viaggio, non essendoci posto nel camping di Bellinzona, passiamo la notte nella stazione di servizio S. Gottardo sud con molti altri camper. Questo mi rassicura: è la prima esperienza di pernottamento in stazione di servizio e non riesco a dormire.
27 luglio - Di mattino ci dirigiamo verso il traforo del S. Gottardo; costeggiamo il lago di Lucerna e, dopo qualche tempo, entriamo in Germania. In autostrada una fila incredibile ci costringe ad uscire a Baden-Baden, tornare indietro fino a Strasburgo e proseguire per altre strade. L’imprevisto ci permette di vedere la città e attraversare il Reno; siamo vicini al territorio della Foresta nera, qui ci sono abitazioni molto particolari: magnifiche case a graticcio, alcune con il tetto di paglia scura, molto largo rispetto alla base. Proseguendo, attraversiamo paesini pieni di fiori, gerani alle finestre, e perfino sui pali della luce; ci fermiamo a Ittenheim (Alsazia) dove ci sono altre bellissime case a graticcio, poi proseguiamo fino al campeggio di Saverne dove pernottiamo. Con Pa, la mia amica, abbiamo in comune il vizio del fumo e, durante il viaggio, ad ogni sosta per il pieno, compiamo sempre le stesse azioni: scendere di corsa, allontanarsi a fumare la sigaretta “per prima e per dopo”, risalire di corsa. La serata al camping ci consente di mangiare fuori, chiacchierare e finalmente fumare in tranquillità.
28 luglio - il camper di Ma ha un guasto alla pompa dell’acqua e, appena riparato, partiamo alla volta di Metz con un caldo infernale. Dopo poco inizia la pioggia, rinfresca e ci muoviamo meglio (siamo in Lorena). Attraversiamo il Lussemburgo ed entriamo in Belgio, poi rientriamo in Francia, siamo nelle Fiandre: pernottiamo in una stazione di servizio prima di Dunkerque.
29 luglio - Il mattino, dopo aver riparato il nostro baracchino che non funziona, ripartiamo per Calais dove riusciamo ad imbarcarci subito. Qui svanisce una delle mie preoccupazioni: “l’imbarco con il camper”. Ricordavo, infatti, la difficoltà d’imbarco sulle navi per la Sardegna. Invece niente, tutta un’altra cosa: si entra in nave tranquillamente, come ci si muove su strada, non in salita, ma in leggera discesa. Alle 12.15 partiamo. Dopo un’ora e un quarto arriviamo a Dover: ora locale 12.30 (siamo un’ora indietro). Certo, la vista delle “bianche scogliere di Dover" è da ricordare, sicuramente meglio che il tunnel sotto la Manica!

1 commento:

Anna Righeblu ha detto...

PER MICHELA
Ciao,
ho letto la tua mail, mi scuso per il ritardo. Mi fa piacere che anche tu abbia un blog e che ti stia impegnando per organizzarlo. Sicuramente riuscirai a farlo molto bene. Passerò a vederlo.
A presto :)
buone vacanze!
Prof. Anna

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