lunedì 25 giugno 2007

Gran Bretagna in camper – Londra – Stratford upon Avon – Warwich - York.

Venerdì 5 AgostoPartiamo diretti a Stratford on Avon, città natale di Shakespeare e, appena arrivati, decidiamo di andare in barca sul fiume. Particolarmente emozionante perchè, per certi aspetti, sembra di essere in una pagina del libro “Tre uomini in barca”: incontriamo, infatti, 2 imbarcazioni con canottieri e restiamo affascinati dal fantastico paesaggio, tipico della campagna inglese. Sulle rive, circondate dal verde dei giardini in fiore, si possono ammirare le belle abitazioni in stile classico. Più oltre osserviamo rassicuranti gruppetti familiari impegnati nella pesca, al riparo di “ombrellini da sole” e con immancabili cesti da picnic. Al rientro decidiamo di sostare in un bel campeggio proprio lungo il fiume; siamo privi di attacco elettrico, ma abbiamo carica a sufficienza.

Sabato 6 Agosto
– Di mattino esploriamo la riva del fiume: sull’acqua si posano tantissimi uccelli acquatici; quando i ragazzi lanciano in acqua del pane, ne arrivano ancora tanti altri, è uno spettacolo bellissimo! Dopo colazione facciamo un giro nella cittadina che è veramente graziosa e, poi, andiamo a visitare la casa dello scrittore: un bell’edificio a graticcio su una piazzetta allungata. Accanto c’è una sorta di museo, con plastici e riproduzioni di ambientazioni teatrali delle sue opere. Dopo pranzo partiamo per Warwich. In questa cittadina si trova un bellissimo castello, molto ben conservato, con un grande cortile interno; qui alcuni gruppi di figuranti riproducono scene medioevali e vicende del leggendario Robin Hood. All’interno sono allestite varie ricostruzioni, con statue in cera e animazioni, che mostrano come si viveva al tempo di Riccardo Cuor di Leone: molto ben fatte. Proseguiamo con il camminamento sulle mura e arriviamo su una delle torri; da qui si può godere della vista di un panorama magnifico. Ma… com’è piccolo il mondo! Proprio sulla torre incontriamo un compagno di classe di Ale. Verso sera partiamo per York dove riusciamo a trovare un campeggio sul fiume. È tardi e il gestore ci accoglie in uno stato d’ebbrezza evidente… Si scusa, ma sta festeggiando il compleanno di sua moglie e, quasi condotto a braccetto da me e Pa, riesce ad indicarci la piazzola e a spiegarci quanto basta per la sistemazione. Dopo averlo riaccompagnato, Pa ed io siamo colte da un attacco d’ilarità irrefrenabile; dobbiamo soffocarla a tutti i costi perché in campeggio già dormono tutti. Ceniamo velocemente e …si va a dormire
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venerdì 22 giugno 2007

mercoledì 20 giugno 2007

Gran Bretagna in camper - Londra - 2-

Martedì 2 Agosto - Visita a Westminster in cui si trovano tre degli edifici più caratteristici: Parlamento, Big ben e Abbazia. Questa è una chiesa anglicana, sede d’incoronazione e sepoltura di tutti i re britannici, in stile gotico e con una facciata di notevole bellezza. Pranzo in un locale con cameriere italiano che ci consiglia al meglio. Pomeriggio da Selfridges dove acquistiamo un Barbour per uno dei figli. Si torna in campeggio un po’ tardi.

Mercoledì 3 Agosto – Visita al British Museum: è una giornata torrida e afosa, non c’è un condizionatore, c’è da star male. Solo la voglia di vedere quanto più possibile mi fa resistere. Arrivo fino alla parte egizia, stele di rosetta compresa, puff… puff… alla fine devo uscire e... li trovo tutti fuori che boccheggiano e si lamentano perché hanno dovuto aspettarmi! Io ho visto quante più cose possibili, ma ricordo poco, tanto ero fusa dal caldo,. Decidiamo di passare il pomeriggio da Harrod’s, questa volta entriamo e visitiamo tutti i piani, molto eleganti, più che un “ipermercato” sembra un grande albergo con ogni genere d’articolo esposto in ambienti raffinati, compreso un elegantissimo reparto di alimentari. Acquistiamo un barbour per l’altro figlio e poi torniamo “a casa”.

Giovedì 4 Agosto – Sciopero dei treni, andiamo in pullman. Riusciamo a vedere qualcosa di Greenwich che, finora, abbiamo trascurato. Scendiamo a Victoria Station e andiamo a Covent Garden, vivace piazza con negozi, ristoranti, bar, un ex mercato coperto che ora ospita locali di ritrovo e un mercatino. Si tratta di una zona davvero pittoresca. Frequentata da giovani e meno giovani, con una moltitudine di artisti di strada che gareggiano quanto a originalità. Torniamo in campeggio.

lunedì 18 giugno 2007

Gran Bretagna in camper – Londra -1

Sabato 30 luglio – Mattinata deliziosa. Posso godermi la colazione fuori: per me è il pasto più importante della giornata, mi serve per iniziare con lo spirito giusto e qui, nel verde, sotto il tendalino, mi rilasso. Anche la vista degli scoiattoli che girano indisturbati e, addirittura, di una volpe, mi fa godere maggiormente di quest’atmosfera “molto english”. Partiamo alla volta di Londra, è facilissimo arrivare in centro: Charing cross è vicina a Trafalgar square.
Prendiamo un open bus per il giro turistico della città che è davvero spettacolare, per gli edifici e le sue zone caratteristiche. Ogni tanto alcuni accostamenti architettonici mi sembrano discutibili ma, forse, la bellezza di Londra è anche questa: tutto può coesistere distintamente. Decidiamo di pranzare in un fast food, per la gioia dei figli e poi andiamo da Harrod’s: purtroppo non ci lasciano entrare perché uno dei ragazzi ha i jeans sfrangiati. Ci dirigiamo allora verso Soho, quartiere famoso per i divertimenti, vitale e multietnico; da qui arriviamo a Chinatown, ma siamo stanchi, torniamo in campeggio. Questa sera si cena con pasta e tutto il resto: è il bello del camper
Domenica 31 Luglio – All’arrivo decidiamo di andare verso St Jame’s Park, con laghetto e animali in libertà. Siamo davanti a Buckingam Palace, in tempo per assistere al cambio della guardia. Dopo pranzo andiamo al museo delle cere di Madame Tussaud’s, divertente per tutti. All’uscita c’è un chiosco di un italiano che vende hot dog: per noi li prepara in modo particolarmente buono. Andiamo verso Hide Park, affollato, dove ci sono gruppi multietnici e tutti cercano un po’di frescura: la giornata è torrida. Tornando indietro, dal treno ammiriamo il Tamigi illuminato.
Lunedì 1 Agosto - Museo degli orrori, banale: ricostruzione di tutto, compresi gli episodi riguardanti Jack the Ripper (lo squartatore). Pranzo e visita alla Torre di Londra, dopo aver percorso a piedi il Tower Bridge. Qui c’è il palazzo medioevale, l’armeria e i gioielli della Corona, spettacolari. Dopo una ricostruzione filmica dell’incoronazione della Regina Elisabetta, si arriva nella sala del tesoro che si percorre stando su un tapis roulant senza potersi soffermare davanti alle teche. Visitiamo anche la White Tower, con un interessante museo di armi, armature e cannoni. Mi piace molto il cortile, circondato da edifici a graticcio, con il prato su cui i corvi sostano tranquilli e anche le guardie, con le loro caratteristiche divise, sono particolarmente scenografiche. Andiamo all’Hard Rock Cafè per acquistare magliette e felpe per i ragazzi. Torniamo a Piccadilly Circus e, percorrendo un tratto di Regent Street, arriviamo alla mitica Carnaby Street degli anni sessanta: rimango male nel vederla, piuttosto sporca, con i negozi che chiudono già e la merce scadente, che de-lu-sio-ne! Torniamo in campeggio.

giovedì 14 giugno 2007

Mode e modi di fare

"La finestra sul cortile"
(Parlare al telefono stando alla finestra)Nel mio condominio ci sono diversi studenti fuori sede. Parlano continuamente al cellulare e, fin qui, niente di strano. Mi chiedo però, perché continuano a parlare di questioni private, in inverno e in estate, ad altissima voce, stando affacciati alle finestre sul cortile?
Forse perché all’interno non ricevono segnale?... o forse perché non hanno il piacere di essere ascoltati da tutti? …..altrimenti, perché?

martedì 12 giugno 2007

Gran Bretagna in camper – Dover - Canterbury - Greenwich.

Cattedrale di Canterbury

29 luglio – “Guida a sinistra!” Da adesso in poi è la prima cosa che ci diciamo, per gioco e sul serio, quando Giu si siede al posto guida.
Partiamo da Dover diretti a Canterbury (contea del Kent) dove, muniti di voucher, riusciamo a parcheggiare vicino alla cattedrale. Mangiamo il nostro primo “hot dog con pancetta” britannico e poi, passando attraverso un maestoso arco di accesso, andiamo a visitare la famosa cattedrale: in stile gotico, è una delle più antiche chiese cristiane d’Inghilterra, abbastanza lunga, a tre navate, con notevoli vetrate. Non so se per l’euforia di chi arriva finalmente alla meta, se per l’idea che mi ero fatta, a me sembra spettacolare all’interno come all’esterno. Si trova nel quartiere medioevale e anche le case intorno sono molto carine: basse, con i portoncini di colori decisi. Usciti dal cortile, i ragazzi sono catturati dai suoni degli artisti di strada: per noi, nel ’94, sono quasi una novità. Poi decidiamo di andare in un centro commerciale, in due gruppi separati. Naturalmente ci perdiamo di vista e ci ritroviamo ai camper. Cerchiamo un campeggio qui, ma non hanno allacciamento elettrico, perciò proseguiamo per Londra. Arriviamo a Greenwich (contea di Essex) ad “Abbey Wood”: bellissimo campeggio, sistemazione ottima, solo un po’ in pendenza, e servizi buoni. La zona dei camper è distinta da quella delle tende e delle roulottes e anche i servizi. Ci sono, ovviamente, molti italiani, compreso un compagno di scuola di mio figlio! Vicino al camping c’è una stazione ferroviaria, Abbey Wood Rail station: decidiamo di andare a Londra domani con il treno, Southeastern direzione Londra e scendere a Charing Cross. Ceniamo un po’ tardi, ma siamo molto soddisfatti.

venerdì 8 giugno 2007

Gran Bretagna in camper - Tappe di avvicinamento.

Roma - Dover
I ricordi dei particolari sono un po’ lontani, ma li ricavo da un diario di bordo che ancora conservo.
26 luglio - Dopo una giornata di viaggio, non essendoci posto nel camping di Bellinzona, passiamo la notte nella stazione di servizio S. Gottardo sud con molti altri camper. Questo mi rassicura: è la prima esperienza di pernottamento in stazione di servizio e non riesco a dormire.
27 luglio - Di mattino ci dirigiamo verso il traforo del S. Gottardo; costeggiamo il lago di Lucerna e, dopo qualche tempo, entriamo in Germania. In autostrada una fila incredibile ci costringe ad uscire a Baden-Baden, tornare indietro fino a Strasburgo e proseguire per altre strade. L’imprevisto ci permette di vedere la città e attraversare il Reno; siamo vicini al territorio della Foresta nera, qui ci sono abitazioni molto particolari: magnifiche case a graticcio, alcune con il tetto di paglia scura, molto largo rispetto alla base. Proseguendo, attraversiamo paesini pieni di fiori, gerani alle finestre, e perfino sui pali della luce; ci fermiamo a Ittenheim (Alsazia) dove ci sono altre bellissime case a graticcio, poi proseguiamo fino al campeggio di Saverne dove pernottiamo. Con Pa, la mia amica, abbiamo in comune il vizio del fumo e, durante il viaggio, ad ogni sosta per il pieno, compiamo sempre le stesse azioni: scendere di corsa, allontanarsi a fumare la sigaretta “per prima e per dopo”, risalire di corsa. La serata al camping ci consente di mangiare fuori, chiacchierare e finalmente fumare in tranquillità.
28 luglio - il camper di Ma ha un guasto alla pompa dell’acqua e, appena riparato, partiamo alla volta di Metz con un caldo infernale. Dopo poco inizia la pioggia, rinfresca e ci muoviamo meglio (siamo in Lorena). Attraversiamo il Lussemburgo ed entriamo in Belgio, poi rientriamo in Francia, siamo nelle Fiandre: pernottiamo in una stazione di servizio prima di Dunkerque.
29 luglio - Il mattino, dopo aver riparato il nostro baracchino che non funziona, ripartiamo per Calais dove riusciamo ad imbarcarci subito. Qui svanisce una delle mie preoccupazioni: “l’imbarco con il camper”. Ricordavo, infatti, la difficoltà d’imbarco sulle navi per la Sardegna. Invece niente, tutta un’altra cosa: si entra in nave tranquillamente, come ci si muove su strada, non in salita, ma in leggera discesa. Alle 12.15 partiamo. Dopo un’ora e un quarto arriviamo a Dover: ora locale 12.30 (siamo un’ora indietro). Certo, la vista delle “bianche scogliere di Dover" è da ricordare, sicuramente meglio che il tunnel sotto la Manica!

Gran Bretagna - Il camper


Il nostro camper - isola di Skye

Questo viaggio l’abbiamo fatto nel 1994. Lo ricordo ancora con grande piacere e un po’ di nostalgia perché è stato il nostro primo viaggio “importante” in camper. Abbiamo avuto occasione di acquistare un camper usato, nuovissimo e in ottimo stato e, visto che alcuni amici ne avevano uno, anche noi, mai stati prima in campeggio, ci siamo decisi a prenderlo. Era un CI continental 588, con 5 posti letto +1, bello nella sua semplicità, funzionale, perfetto in ogni cosa. Io non ero molto entusiasta ma gli altri sì e, così, di punto in bianco, ci siamo ritrovati a gestire una cosa del tutto nuova. Per capire come dovevo organizzarmi e far funzionare le cose, acquistavo una rivista specializzata: “Plein air”; io riuscivo a leggere qualche articolo, ma il più piccolo dei miei figli li leggeva tutti, dal primo all’ultimo. Dopo pochi giorni era diventato espertissimo: sapeva cosa dovevamo fare per renderlo più confortevole e, soprattutto, come far funzionare il frigo, la cucina, il boiler, il tendalino, come allacciare la corrente, cosa fare in movimento e da fermi, come scaricare, caricare, insomma…. tutto. Dopo qualche breve viaggio di prova, in posti vicini e nei weekend, decidemmo, con i nostri amici Pa e Ma e rispettivi figli, di partire per la Gran Bretagna. Prima facemmo apportare qualche modifica al camper: doppio serbatoio per l’acqua, portapacchi sul tetto, antenna e tv. Come base operativa usai la casa al mare dove, assieme ai nostri amici, trascorsi circa 10 giorni ad organizzare, sulla carta, un itinerario possibile e, soprattutto, a pianificare razionalmente il viaggio. Per i viaggi lunghi in camper, tutto deve essere funzionale e poco ingombrante, occorre il necessario, non il superfluo. Con l’amica Pa, già esperta, decidemmo cosa portare: capi d’abbigliamento estivo e autunnale (tra i nostri obiettivi c’era la Scozia), acqua minerale in abbondanza, pasta, pelati, … io decisi di portare anche diversi pacchi di liofilizzati e, poi, caffé, scatolame ecc. Nel minifreezer sistemammo anche qualche provvista per i primi 2 giorni e poi partimmo, in 8 con due camper, alle 7 di martedì 26 luglio.
© Anna - righeblu ideeweekend

ITINERARI: Tappe di avvicinamento - Dover, Canterbury, Greenwich - Londra1 - Londra2 - Stratford u.A, Warwich, York - Edimburgo, Stonehaven - Inverness, Skye - Liverpool, Chester, Bath, Stonehenge, Salisbury - Tappe di ritorno

venerdì 1 giugno 2007

4 giorni a Ventotene – 4

17 Maggio 2007 – Strano! Questa mattina i ragazzi non si svegliano, devo passare a bussare con forza perché si preparino per la colazione. Io mi sono alzata con un tremendo mal di testa e spero solo che mi passi presto: oggi facciamo il giro dell’isola in barca a motore. Dopo aver sistemato i bagagli e lasciato le stanze, andiamo con Irene al porto romano, dove ci aspettano le barche. Ci dividiamo in 5 gruppi e cominciamo la nostra avventura; il mare sembra abbastanza calmo.
I ragazzi sono allegri e io scatto qualche foto, il mare è di un colore blu intenso, molto bello. Mentre ci allontaniamo dal porto verso la zona più esposta, notiamo che il movimento della barca è sempre più oscillante, il mare è mosso. Il marinaio mi raccomanda di fare in modo che i ragazzi siano fermi e si tengano ai bordi. Si balla un po’, spero che non soffrano il mal di mare e comincio a chiedermi quando arriveremo. Superiamo la barca con il gruppo di Irene e, in ogni modo, mi rendo conto che vale la pena osservare le coste che salgono dal mare, con le rocce che mostrano gli strati che si susseguono, le pieghe e gli intensi fenomeni di erosione che le scolpiscono e le scavano, soprattutto dal basso. Ogni tanto si vede qualche punto franato e si intuisce che l’opera di demolizione dell’isola è già iniziata da un pezzo.
Finalmente arriviamo in vista del porto! Qualcuno confessa di essere arrivato quasi al mal di mare. Appena scesi, i ragazzi avvistano l’unica pizzeria che c’è e vanno all’arrembaggio, sono affamatissimi, in sostanza finiscono tutto ciò che c’era di pronto! Ma… non avevano quasi il mal di stomaco a causa del mare mosso? .. Quando tutti i gruppi sono arrivati andiamo verso la piazzetta, sulla salita del porto: i ragazzi vogliono acquistare qualche regalino da portare a casa. Torniamo poi in albergo per il pranzo: buffet in terrazza. Alla fine i resti dei pasti attirano tanti gabbiani che, addirittura, si posano sui tavoli. Andiamo al porto nuovo dove il traghetto parte alle 15. Un po’ di dispiacere per la partenza: molti ragazzi avrebbero terminato la settimana qui e anche noi prof., nonostante la stanchezza, siamo state bene. Ci stacchiamo dal porto, ancora qualche foto e poi dentro, a vedere la tv. Arriviamo a Formia in orario e già il nostro pullman ci aspetta. L’autista è tanto gentile da sintonizzarsi sul canale che trasmette la partita. Povere le nostre orecchie! Arriviamo in orario e, per fortuna, ci sono già tutti i genitori che si riappropriano dei figli, quasi tutti senza voce!
© Anna - righeblu ideeweekend

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