17 Maggio 2007 – Strano! Questa mattina i ragazzi non si svegliano, devo passare a bussare con forza perché si preparino per la colazione. Io mi sono alzata con un tremendo mal di testa e spero solo che mi passi presto: oggi facciamo il giro dell’isola in barca a motore. Dopo aver sistemato i bagagli e lasciato le stanze, andiamo con Irene al porto romano, dove ci aspettano le barche. Ci dividiamo in 5 gruppi e cominciamo la nostra avventura; il mare sembra abbastanza calmo.
I ragazzi sono allegri e io scatto qualche foto, il mare è di un colore blu intenso, molto bello. Mentre ci allontaniamo dal porto verso la zona più esposta, notiamo che il movimento della barca è sempre più oscillante, il mare è mosso. Il marinaio mi raccomanda di fare in modo che i ragazzi siano fermi e si tengano ai bordi. Si balla un po’, spero che non soffrano il mal di mare e comincio a chiedermi quando arriveremo. Superiamo la barca con il gruppo di Irene e, in ogni modo, mi rendo conto che vale la pena osservare le coste che salgono dal mare, con le rocce che mostrano gli strati che si susseguono, le pieghe e gli intensi fenomeni di erosione che le scolpiscono e le scavano, soprattutto dal basso. Ogni tanto si vede qualche punto franato e si intuisce che l’opera di demolizione dell’isola è già iniziata da un pezzo.
Finalmente arriviamo in vista del porto! Qualcuno confessa di essere arrivato quasi al mal di mare. Appena scesi, i ragazzi avvistano l’unica pizzeria che c’è e vanno all’arrembaggio, sono affamatissimi, in sostanza finiscono tutto ciò che c’era di pronto! Ma… non avevano quasi il mal di stomaco a causa del mare mosso? .. Quando tutti i gruppi sono arrivati andiamo verso la piazzetta, sulla salita del porto: i ragazzi vogliono acquistare qualche regalino da portare a casa. Torniamo poi in albergo per il pranzo: buffet in terrazza. Alla fine i resti dei pasti attirano tanti gabbiani che, addirittura, si posano sui tavoli. Andiamo al porto nuovo dove il traghetto parte alle 15. Un po’ di dispiacere per la partenza: molti ragazzi avrebbero terminato la settimana qui e anche noi prof., nonostante la stanchezza, siamo state bene. Ci stacchiamo dal porto, ancora qualche foto e poi dentro, a vedere la tv. Arriviamo a Formia in orario e già il nostro pullman ci aspetta. L’autista è tanto gentile da sintonizzarsi sul canale che trasmette la partita. Povere le nostre orecchie! Arriviamo in orario e, per fortuna, ci sono già tutti i genitori che si riappropriano dei figli, quasi tutti senza voce!
© Anna - righeblu ideeweekend
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