giovedì 23 agosto 2007

Viaggio in Spagna: Cordova e la Mezquita

La bellissima Córdoba (in spagnolo) sorge lungo il fiume Guadalquivir e si trova in Andalusia, a nord-est di Siviglia.È una città affascinante,antica, che manifesta in ogni angolo il suo carattere multiculturale, ereditato dalla varietà di popoli che l’hanno conquistata e ne hanno segnato le vicende. La fusione di tante culture, romane, giudee e musulmane, caratterizza l'aspetto e l’architettura della città vecchia e qui, lungo le viuzze e all’interno delle case bianche, si possono osservare gli splendidi patios, luminosi e accoglienti, con gli arredi, i fiori e le vivaci ceramiche. Senza dubbio la maggiore attrazione di Córdoba è la Mezquita, la Grande Moschea, che costituisce il cuore del centro storico e rappresenta uno degli esempi più imponenti dell’arte islamica in Spagna. Inizialmente fu edificata dagli arabi come Grande Moschea e più tardi, dopo la conquista della città da parte dei cristiani, al suo interno fu costruita una Cattedrale cattolica: ed è proprio questa fusione di elementi tipici dell’arte islamica con quelli dell’arte cristiana a renderla unica nel suo genere. L’interno, in cui il fascino dei colori e la maestosità del luogo sono arricchiti dall’oro dei mosaici, si presenta come un susseguirsi di colonne in fila che sostengono archi, con pietre bianche e rosse alternate. Su queste colonne, altre colonne sostengono altri archi, così si ha un doppio ordine di archi e colonne e… in certi punti, in penombra, ci si sente disorientati, come in un ambiente, senza confini, del quale si percepisce la magnificenza e la solennità.
All’esterno il bellissimo “patio de los Naranjos”, il giardino degli aranci, circondato da un alto muro e sovrastato dal campanile, offre ai numerosi visitatori angoli in ombra e tranquillità.
Noi (ero in viaggio con un gruppo di simpatici colleghi), abbiamo visitato la città in un solo giorno, il 1° Maggio del 2003, partendo da Siviglia in treno.
© Anna - righeblu ideeweekend


PS: le foto (eccetto la prima presa dalla rete) sono state scattate con una vecchia Olympus AF-10 super...

sabato 18 agosto 2007

Un fortunato Venerdì 17...

...per me e altri "amici blogger" che hanno potuto vedere e ascoltare la mitica Mitì, signora della blogosfera.

"...scaraventata davanti alle telecamere senza un filo di “trucco e parrucco”: ruspante e nature, stravolta dal caldo (Roma è rovente) e dal sonno arretrato..."

... e perciò naturalmente bella, simpatica, affascinante e...

Placida Signora a Uno Mattina




Anna - righeblu ideeweekend

venerdì 3 agosto 2007

Buone vacanze!

E' arrivato il momento di prendersi una pausa... perciò auguro a tutti magnifiche vacanze!
E... vi lascio in compagnia dell'intervallo Rai.
Qualcuno se lo ricorda? Mi piacerebbe saperlo...
Lasciate un commento, vi risponderò appena possibile!



Ventotene

© Anna - righeblu ideeweekend

mercoledì 1 agosto 2007

Il Pesto

Finora mi pare di non averlo ancora provato sui dolci, ma trovo che stia bene con tutto: pasta, minestre, carne, pizza….Insomma, il pesto mi piace. Lo uso in tutte le stagioni, prevalentemente sulla pasta, calda o fredda. In estate lo preparo spesso, quando ho tempo e ingredienti a disposizione. Anche se non amo quello in confezione industriale, per praticità, cerco di tenerne in frigo almeno un barattolino…aiuta a risolvere gli imprevisti.
Oggi, però, la mia passione per questo “gioiello ligure” ha subito un duro colpo!
Ho letto un post (autorevole) nel quale si ipotizza, su basi scientifiche (pubblicazioni del 2001), che il pesto sia cancerogeno. Il pesto è un preparato a base di basilico e, nella varietà di basilico genovese, quando le piantine sono piccole, tra gli oli essenziali, è contenuto il "metileugenolo". Da esperimenti di laboratorio condotti sui topi, il metileugenolo sarebbe risultato cancerogeno. La notizia, del 2001, è stata ripresa in una conferenza stampa del 2004, da Sala e Veronesi. Anche nella varietà di basilico napoletano non mancherebbe un altro componente anch’esso cancerogeno! Pare che in quello genovese la sostanza in questione sia presente solo nelle giovani piantine, di altezza inferiore ai 16 cm.Ora mi chiedo: che faccio?
Rimuovo la cosa con l’autoipnosi? Chiedo al commerciante il certificato di nascita della piantina di basilico, per sapere se è giovane oppure no? Vado al mercato armata di metro a nastro e misuro l’altezza delle piantine prima di incorrere nell’incauto acquisto? Cancello dalla mente il gusto del pesto fino ad ignorarne l’esistenza? …Oppure, più semplicemente, me ne infischio?

Sì, credo… l’ultima che ho scritto!!
Del resto, facendo due conti: sigarette fumate, ore nel traffico a respirare gas inquinanti e benzene, cibi con additivi chimici, conservanti, coloranti, anticrittogamici, antibiotici, farmaci, radiazioni etc. etc. assorbiti in tutti questi anni, cosa potrà mai farmi un po’ di metileugenolo in più?
Però… bisogna prima riunire il consiglio di famiglia!!!
Ma... tralasciando le facili battute, il post è molto interessante: senza falsi allarmismi spiega chiaramente i termini della questione e li analizza, in maniera sensata e coerente. Inoltre mette in evidenza le diversità sostanziali tra metodi e linguaggi utilizzati dalla Scienza e dai media.
Potete leggere il post di Dario Bressanini e altre notizie qui.
[foto web]
© Anna - righeblu ideeweekend

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