mercoledì 2 maggio 2007

Tre giorni a Venezia – 2

17 Aprile 2007 – Senza un caffè è dura arrivare fino alle 8.00, ora della colazione. Decido di andare in veranda a leggere e godermi questo spazio, prima di iniziare la giornata di lavoro con i ragazzi. Mi accorgo che all’ingresso, sul ripiano di un piccolo frigo c’è tutto l’occorrente e le istruzioni per prepararsi un caffè espresso: basta mettere 80 Cent. in una scatola, accendere la macchinetta, inserire la cialda e attendere l’erogazione. Musica per la mente addormentata! Con l’agognato aroma sotto il naso mi siedo in veranda, sorseggio caffè e mi godo il panorama, bellissimo!Inizio a leggere “Tre camere a Manhattan” di Simenon e, poco dopo, sento le voci di alcuni ragazzi che, con la collega Te, armati di macchinetta fotografica, sono già da un po’ in giro alla scoperta del posto. Alcuni di loro sono entusiasti per essere riusciti a vedere l’alba! Chi l’avrebbe mai detto? Quando anche gli altri ragazzi sono pronti, facciamo una breve passeggiata lungo la strada che costeggia il mare poi, puntuali, alle 8.10 siamo a colazione e alle 9.00 prendiamo il vaporetto diretto a Murano:
bellissima isola con angoli davvero affascinanti, più tranquilla e meno affollata rispetto a Venezia.
Visitiamo la fornace Formia dove possiamo osservare dall’esterno, attraverso grandi finestre aperte, il lavoro dei maestri vetrai. Il primo vetraio crea degli elementi per un lampadario e modella, ruota, soffia in maniera magistrale. Da un’altra finestra osserviamo la creazione di un cigno: sono modellati il corpo, la coda, le ali e, infine, il collo e il becco, con sicurezza. Passiamo poi ad ammirare gli oggetti esposti nella sala attigua dove i ragazzi cominciano a fare acquisti. Proseguiamo la visita dell’isola e arriviamo nel negozio-laboratorio di un maestro vetraio che crea oggetti meravigliosi, diversi da quelli che abbiamo visto finora: conchiglie, rametti di corallo, stelle marine, pulcini, partendo da bacchette di vetro colorate che modella a tavolino, fondendole su una fiamma. Torniamo a S. Erasmo per il pranzo. Nel pomeriggio abbiamo l’attività di educazione ambientale sulla laguna di Venezia. Un esperto introduce il tema con delle diapositive e, nonostante la lezione sia molto interessante, qualche ragazza ne approfitta per recuperare il sonno perduto. Segue un’escursione nell’isola, con lo stesso esperto che ci illustra la situazione ambientale della laguna riguardo alle acque, alla flora, alla fauna. Sulla spiaggia, in bassa marea, i ragazzi cercano e trovano diverse conchiglie che analizzano poi insieme all’esperto. Sono tutti molto interessati, anche se speravano di effettuare l’uscita con le biciclette che, però, non sono state ancora controllate dopo l’inverno e, a detta di Emanuele, non sono affidabili.
Al rientro i ragazzi sono soddisfatti, ma un po’ stanchi; basta però solo una doccia per tornare in forma. Dopo cena abbiamo programmato un’uscita serale per recarci in Piazza S. Marco.
L’esperienza serale in piazza è veramente inenarrabile per l’emozione che tutti noi proviamo di fronte a tanto splendore: la basilica e le luci intorno alla piazza, la musica delle orchestre che suonano davanti ai bar, creano un’atmosfera che è difficile descrivere con le parole.Giriamo, osserviamo, i ragazzi chiedono, spiegano ciò che hanno appreso, sono elettrizzati, rapiti da tanta bellezza. Al ritorno, sull’ultimo vaporetto, le luci della laguna li entusiasmano. Torniamo stanchi ma soddisfatti e, dopo aver sistemato sommariamente le valige, andiamo tutti a dormire.
© Anna - righeblu ideeweekend

P.S.: le foto sono mie e si vede!.....

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