martedì 24 agosto 2010

Vacanze in Alto Adige - Castel Tures


Non solo fantastiche vette e prati verdeggianti... il territorio dell'Alto Adige, con i suoi innumerevoli castelli e residenze nobiliari, racconta una storia in ogni valle!
Tra i castelli più belli e meglio conservati, è da visitare l'imponente "Castel Tures", costruito in posizione strategica dominante, tra la Val di Tures e l'inizio della Valle Aurina.
Molto interessante, benché intricata, è la storia del castello, che inizia nel XIII secolo, quando fu edificato per volere dei baroni di Taufers.
In seguito, con la mutevole situazione politica del territorio, la fortezza passa di signoria in signoria, fino a che, con l'estinzione del ramo degli ultimi nobili proprietari, passa alla pretura di Brunico.
Rimasto a lungo disabitato, il castello cade in rovina ma subisce un primo, importante restauro agli inizi del '900. 
Alcuni anni dopo è acquistato da un abate benedettino austriaco, Geronimo Gassner, che lo riporta a nuova vita con un ulteriore attento restauro.
Dopo la sua morte, dal 1977 è gestito dall'Istituto dei Castelli dell'Alto Adige.

Per la visita (8 €), occorre attraversare il cortile interno e procedere, poi, all'interno con l'ausilio di una guida (su alcuni aspetti organizzativi vorrei sottolineare qualche elemento critico... *Vedere Nota).
Le sale visitabili sono tutte elegantemente arredate e in parte rivestite in legno, nelle pareti e nel soffitto.

La prima sala è quella "dei giudizi" caratterizzata da una imponente colonna lignea a tutt'altezza. Ad essa erano legati i rei, in attesa di giudizio da parte dell'assemblea giudicante, ivi riunita.
L'aspetto austero della sala è attenuato dall'arredo e da due Erker che la rendono più luminosa.
Piccola, ma molto interessante, è la cappella romanica con affreschi di Pacher mentre, assolutamente originale è la "sala dei cavalieri", con il grande affresco intitolato "la marcia della morte" (?) realizzato dalla pittrice austriaca Lydia Roppolt.


E tra le tante stanze, non poteva mancare la "stanza degli spettri" che, a dire il vero, non ha un aspetto inquietante... se non ci fosse un certo allestimento in anticamera...
E' tutta rivestita in legno, con un letto a baldacchino, un Erker elegantemente arredato (in foto)


e una stufa in maiolica con decorazioni blu.


In questa stanza viveva la giovane Margarete von Taufers che, secondo la tradizione, si sarebbe innamorata di un giovane comandante delle guardie: bello ma, ahimè,  poco gradito al nobile parentado a causa del suo basso lignaggio...
Il giorno delle nozze, lungo la strada che conduce al castello, il promesso sposo viene ucciso, colpito a morte da una freccia...
Disperata, Margarete si chiude nella stanza e vi rimane per sette anni, finché non si suicida gettandosi dalla finestra.
...Nelle notti di plenilunio qualcuno avrebbe sentito gemiti e pianti provenire dalla stanza...

La grande biblioteca è, anch'essa, tutta rivestita in legno, con un soffitto a cassettoni in cui spiccano lo stemma dei Taufers e dipinti con scene del Vecchio testamento. 

Tra gli armadi ricolmi di volumi vi è una splendida stufa turca, in maiolica policroma.

La visita comprende anche altre stanze, ugualmente interessanti per le particolari vicende storiche e per gli arredi.

Attualmente, inoltre, il castello ospita la mostra "Le crociate".

Ma è interessante seguire anche i percorsi sulle loggette e sui ballatoi che affacciano sul cortile interno
Castel Tures:la casetta della fontana
o sulla valle con vista su Campo Tures.




*Nota: Durante la visita al castello, mattina dell'11 Agosto 2010, siamo stati inseriti in un gruppo molto, troppo, numeroso (più di 60 visitatori...). I locali non sono sempre tanto ampi da contenere tutti e, di conseguenza, non è possibile vedere, né capire, ciò che la guida, pur con molta competenza e garbo, mostra. 
Un vero peccato... Eppure, in certe giornate, la grande affluenza di visitatori è prevedibile e sarebbe auspicabile una più attenta pianificazione delle visite.



Come arrivare: Castel Tures si trova a Campo Tures (Sand in Taufers), provincia di Bolzano, Alto Adige.

Da Nord o da Sud: Autostrada del Brennero A22 – Uscire a Bressanone (Brixen)/Val Pusteria (Pustertal) – statale 49 – E66 della Val Pusteria – Direzione Brunico - Girare a Brunico - seguire le indicazioni per la Valle Aurina e Campo Tures - Attraversare Campo Tures e seguire le indicazioni per il castello - Il parcheggio ha una capienza limitata...


19 commenti:

chiara ha detto...

ciao cara Anna!!!
eccomi di ritorno dal Trentino!!
e si nella zona della Val di Non abbiamo visto molti castelli e dimore nobiliari ( castel Thun, catel Cles, castel Coredo ...)
due giorni sono stati davvero pochi :(( ma li abbiamo vissuti intensamente, cercando di vedere il più possibile!
il tempo è stato bello :) peccato le nuvole che ci hanno coperto un pò i panorami
nn vedo l'ora di ritornarci al più presto per scoprire le meraviglie di questa terra ricca di montagne, valli, castelli ...

Anna Righeblu ha detto...

Chiara, anche tu hai subito il fascino del Trentino!
Diversi anni fa ho trascorso un periodo di vacanza in Val di Fassa e ne conservo ancora ricordi piacevolissimi!
Non ho visitato quei castelli... non vedo l'ora di leggere i tuoi post!
Un caro saluto :-)

gaetano ha detto...

Anna, ci fai apprezzare molto le bellezze d'Italia, leggendo il tuo post, mi hai fatto venir voglia di poter partecipare al restauro di strutture abbandonate, quando ho tempo libero mi occupo di molti lavori di bricolage, nella zona Cilentana vi sono dei paesini abbandonati che se persone disponibili in opera di volontariato, potrebbero contribuire al recupero di opere votate al declino.
Commovente la storia della povera Margarete, giunta al suicidio per amore, ai giorni nostri donne sia giovani che non tanto giovani, se gli muore il marito(non il promesso sposo) dopo pochissimo tempo se ne trovano subito un'altro.
Be ognuno la vede a suo modo.
Ti saluto cara Anna.
gaetano

Anna Righeblu ha detto...

Gaetano, ottima cosa l'idea del volontariato per il recupero di borghi o edifici storici abbandonati. Certo, dipende dalle situazioni...

La storia della giovane Margarete è emozionante e, in quel castello, sono previsti anche programmi di visita per bambini, con giochi medievali e anche "l'ora del fantasma".
Per il resto che riferisci, meglio un: no comment...
Un saluto

Günther ha detto...

lo confesso non ero mai andato avederlo e me ne pento, proprio perchè avevo il terrore della calca di gente, un a guida al massimo 30 persone, c ene volevano due anche secondo me

Carmine ha detto...

Molto belle le stanze interne e anche le stufe di maiolica, si puoi linkamri quando vuoi e su qualunque post, è solo un piacere fare parte del tuo bel blog

Carmine ha detto...

Molto belle le stanze interne e anche le stufe di maiolica, si puoi linkamri quando vuoi e su qualunque post, è solo un piacere fare parte del tuo bel blog

Anna Righeblu ha detto...

Gunther, non so se in Agosto sia sempre così frequentato. In realtà credo convenga informarsi prima e, disponendo di tempo, aspettare un turno meno affollato.

Anna Righeblu ha detto...

Carmine Volpe, le stanze sono tutte molto belle, purtroppo le foto non rendono bene... Per fare una foto dovevo cogliere l'attimo, quello in cui tutto il "gruppone" era già passato nell'ambiente successivo.
Ti ringrazio per l'ok al link

Lefrancbuveur ha detto...

Bentornata e grazie del resoconto!
A presto.
Enrico

Anna Righeblu ha detto...

Lefrancbuveur, grazie e a presto!

Ambra ha detto...

Una descrizione molto, molto suggestiva.

Anna Righeblu ha detto...

Ambra, ti ringrazio. La storia e il paesaggio in cui è inserito il castello, sono molto affascinanti.

Lila ha detto...

nonostante la folla hai fatto delle foto silenziose e fantastiche, come sai fare tu!
un saluto!

Anna Righeblu ha detto...

Lila, ti ringrazio... in effetti qualche "acrobazia" c'è voluta per fotografare gli ambienti.
Un caro saluto

Ambra ha detto...

Carissima Anna, prima di tutto devo dire che il tuo blog - sarà per i colori, sarà per le splendide fotografie - è molto rasserenante.
Dopo il tuo commento, capisco la tua reazione. Anch'io ho dei fantasmi del passato - più d'uno - che mi girano intorno, che si riferiscono a qualcosa di fortemente doloroso che ho vissuto.Rifuggo direi quasi con violenza qualsiasi piccolo accenno anche indiretto che possa risvegliare in me vecchie emozioni sofferte. Sono stata un po' supponente, me ne scuso.

Anna Righeblu ha detto...

Ambra, ti ringrazio… ma non c’è alcuna ragione per cui tu debba scusarti.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

che posto stupendo!!

Anna Righeblu ha detto...

Michelangelo, da non perdere se si è in zona.

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