sabato 6 ottobre 2007

Viaggio in Spagna: Siviglia 2 - La Feria de Abril

28 Aprile 2003 C’è grande movimento in città e le strade sono affollate: gruppi di turisti, e donne in coloratissimi ”traje de flamenco”, procedono tutti in un’unica direzione: “el Real de la Feria”.
Siamo anche noi lì, nella grande ressa davanti all’ingresso, quando La Feria ha inizio con l’accensione della scenografica, grandiosa “Portada”: uno spettacolo magnifico, salutato da applausi e innumerevoli lampi di flash e dalla rapida accensione delle lampadine di ”calles” e “casetas” all’interno del recinto.
Attraverso la portada illuminata l’onda della folla ci conduce nel Real, ad immergerci in questa scintillante atmosfera di incredibile euforìa.
I nostri ospiti ci spiegano che, per l’organizzazione di questo avvenimento, impiegano
gran parte dell’anno poiché, oltre ad una ingente somma di denaro, occorre anche una lunga trafila burocratica.
Nell’area anteriore della caseta, si trova la zona di rappresentanza: tendaggi, lampade, lampadari e altri elementi, come sedie e quadri, arredano l’ambiente in modo appariscente mentre uno spazio è riservato alle danze. Nel retro è allestito un bar dove tapas, vino e manzanilla scorrono a fiumi. La “Sevillana”, danza molto elegante e sensuale, si balla ovunque e ad ogni ora, alternandola al flamenco. Non è possibile entrare nelle casetas se non si è soci di un gruppo o non si è invitati da un socio. Noi abbiamo la fortuna di essere ospiti dei nostri corrispondenti che ci offrono l’opportunità di visitarne anche altre. In realtà quella del municipio è aperta a tutti ma, proprio per questo, è impraticabile! Solo all’interno delle casetas si vive il vero spirito della feria, perché è il luogo di ritrovo per eccellenza: si mangia, si beve, si canta, si balla e poi ci si sposta, per salutare chi si conosce già e per conoscere gente nuova.Ci sentiamo piacevolmente coinvolti e partecipi di questa atmosfera festosa, accolti in modo simpatico e cordiale e, addirittura, trascinati nelle danze. Ai tavoli del bar si raggiunge il massimo del coinvolgimento tra “jamon iberico e serrano”, triangolini di formaggi vari, olivone, salumi, tapas a gogo, “pescado frito” ecc., il tutto accompagnato da vini e birra… ed io,
essendo praticamente astemia, devo “organizzarmi” per evitare gli alcolici!
La manzanilla è un vino con una ragguardevole gradazione alcolica e viene continuamente versato nei bicchieri di chiunque si trovi a tiro di caraffa. Si beve molto volentieri perché viene servito con ghiaccio e mescolato alla Sprite, per cui sembra più una bibita, leggermente alcolica. Facilissimo superare la misura. Ecco…io fatico molto ad evitare il riempimento insistente del bicchiere…gli spagnoli in questo sono simpaticamente insuperabili!
La prima serata/nottata è lunga, ma tutto procede piacevolmente, con il gusto del divertimento. Al rientro, è difficile dormire, dalla strada arrivano i rumori della festa che continua!
© Anna - righeblu ideeweekend

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei astemia? Vabbé, ti voglio bene lo stesso ;-***
(che differenza c'è fra il flamenco e la sevillana?)

Anna Righeblu ha detto...

Mitì, sì, purtroppo sono praticamente astemia... Per il flamenco e la sevillana, non sono proprio un'esperta, ma c'è qualche differenza. La sevillana si balla in coppia uomo - donna o donna - donna e i movimenti sono ben precisi, secondo ritmi costanti. Il flamenco non è un ballo di coppia e può seguire ritmi crescenti con movenze improvvisate.
Poi ci saranno anche altre differenze, ma non so dirti altro! Un abbraccio :-**

Giovanna ha detto...

dev'essere bellissimo stare in quell'atmosfera!! io sono stata a barcellona l'autunno scorso, ed ho preso alla mia bimba uno di quei vestiti :)

Anna Righeblu ha detto...

Giovanna sì, è un'esperienza che rifarei volentieri! Chissà che carina la tua bimba col traje!! In occasione della feria molte bambine lo indossano, identico a quello della mamma, e anche quelle particolari scarpine con poco tacco. Anche alcune bimbe piccolissime, ancora in passeggino, erano vestite con traje rosso a pois bianchi!
:-)

Anonimo ha detto...

Ciao, io ho vissuto 5 anni a Siviglia e mi saro' fatta per lo meno 5 ferie de abril.Sono stata a scuola di ballo proprio perche' senza ballare la sevillana non ci si diverte nella feria. La sevillana e un ballo folkloristico e come dici tu si balla in coppia, il flamenco si puo' anche ballare in coppia ma non necessariamente, nel flamenco c'e' il tacconeo che la fa da padrona per esempio ed e' piu' un'espressione dei sentimenti mentre la sevillana e' un ballo con passi precisi e predeterminati che bisognerebbe seguire. Quello che avrai visto tu ballare tra una sevillana e l'altra sara' stata di sicuro la rumba perche' il flamenco a meno che non si abbia studiato o non si sia gitano non si vede ballare. Ciao

Lefrancbuveur ha detto...

ma allora niente più post? ti seguo sempre

Anna Righeblu ha detto...

- Daniela, benvenuta! Ti ringrazio per i chiarimenti sulle danze sivigliane; potresti dirmi chi o cosa è il tacconeo? Ciao e a presto!


- Lefrancbuveur, grazie... purtroppo (o per fortuna) in questo periodo sono occupatissima. Presto riprenderò a postare.

Anna Righeblu ha detto...

Daniela, forse il "tacconeo" è il battito del tacco nella percussione ritmica del pavimento?
Ciao.

Anonimo ha detto...

Ciao Anna,
Ti ringrazio molto per i tuoi commenti sur "ma-toscane".
Non mi è possibile dal computer di casa di lasciarti un commento. Posso solo venire sul tuo sito e basta !
Non arrivo a sapere ne il perche e come rimediare ?
Ti auguro un buon week end

Paola
http://www.ma-toscane.com

Anna Righeblu ha detto...

Paola, ciao, ho inserito io il tuo commento dalla mail. Anche per me è sempre un grande piacere leggere i tuoi commenti! Neanch' io so spiegarmi perché tu non riesca ad inviarli dal tuo PC ma, come vedi, il rimedio c'è.
Un abbraccio e buon weekend anche a te!

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails