20 luglio – Dopo colazione, sul tardi, scendiamo al mare con l’ascensore. Il Passetto è una delle spiagge più frequentate dagli anconetani che scendono anche nella pausa pranzo, direttamente dal posto di lavoro, abbigliati di tutto punto ma con costume e telo in borsa. Ci sono rocce e scogli: si può fare il bagno e prendere il sole senza riempirsi di sabbia. Affittiamo due lettini e finalmente ci rilassiamo a prendere il sole. Nella parete rocciosa ci sono delle grotte, chiuse, scavate dai pescatori per tenervi la barca e gli attrezzi da pesca e che adesso,in questo punto, vengono usate come magazzino per lettini e ombrelloni. Oltre la piattaforma c’è lo stabilimento con cabine e il ristorante che abbiamo già provato. Pat inizia la sua nuotata, io mi avvicino alle scalette con molta circospezione e pian piano riesco ad entrare in acqua e a nuotare un poco senza allontanarmi: la presenza degli scogli mi rende insicura visto che non sono una esperta nuotatrice. Esco quasi subito e mi sdraio a prendere il sole mentre osservo la mia amica che si gode finalmente questo mare per lei così familiare e pieno di ricordi dell’adolescenza. Quando arriva e si sdraia scherziamo un po’ sulla mia “lunga” nuotata, poi mi racconta qualche episodio delle vacanze trascorse qui... Al pomeriggio stiamo a casa e poi scendiamo al ristorante palafitta per l’aperitivo e la cena: cominciamo con i “mòscioli” (cozze tipiche di Portonovo) alla marinara e come primo ciavattoni allo scoglio, poi frittura mista e sorbetto. Questa sera c’è il piano bar e abbiamo il tavolo proprio in prima fila sul mare. Facciamo tardi volentieri a chiacchierare con la signora che gestisce il servizio.
18 Luglio - Mattinata calda e luminosa: sul balcone devo mettere gli occhiali scuri per guardare il mare, bellissimo! Dopo colazione si va al mercatino: ci sono bancarelle con abiti, borse e scarpe da boutique, riproduzioni di gioielli che sembrano veri, di tutto e di più. Acquistiamo qualcosa e poi organizziamo la parrucchiera di pomeriggio. Dopo aver consumato tranquillamente il pranzo, sedute in piazzetta ai tavoli di un bar tavola calda, andiamo a riposarci per poi uscire con obiettivo “restauro parrucchiera” per entrambe. Torniamo a casa per rivedere la presentazione da proiettare domani. Tutto è a posto: immagini su CD e scaletta relazione. Usciamo per l’aperitivo e ci prepariamo per la cena; giù al Passetto c’è un locale derivato dalla trasformazione di uno stabilimento balneare, con una terrazza di legno a palafitte, aperta sul mare, pochi tavoli e buona cucina. Questa sera siamo in compagnia del cugino di Pat e di una sua conoscente. In effetti, il posto è davvero carino e si mangia molto bene. Al ritorno però c’è da fare la risalita a piedi della scalinata monumentale dell’aquila…l’ascensore chiude alle 23 e noi abbiamo fatto molto tardi.
19 Luglio - Arriviamo in anticipo al teatro delle Muse, dove si terrà il convegno e facciamo una passeggiata nella vicina Via della Loggia. All’inizio si può ammirare la bella facciata del palazzo Giovannelli Benincasa e, più avanti un edificio del 1400, la Loggia dei mercanti, considerato il monumento simbolo delle attività commerciali della cittadina e attualmente utilizzato come centro congressuale. Sulla facciata si trovano 4 statue che rappresentano le virtù cardinali. Tornando indietro, sul vestito nero di Pat si abbatte il “ricordino” dell’inopportuna incontinenza di un piccione! Al teatro delle Muse incontriamo altri partecipanti al convegno: presentazioni, saluti… si entra nella sala e iniziano gli interventi dei vari relatori, molti dei quali stranieri. Arrivato il turno dell’atteso intervento di Pat, il responsabile video non riesce ad aprire il CD con le immagini: viene verso me chiedendo lumi; sguardi pieni di interrogativi si intrecciano tra Pat, me e l’addetto. Non ne veniamo a capo mentre, con savoir faire ed incisività, Pat continua la sua relazione e la porta a termine catturando la viva attenzione e l’interesse di tutti i partecipanti. Al termine del convegno è allestita una colazione a buffet: io, presa dalla fame, assaggio quasi tutto, faccio un giro per il teatro e seguo con lo sguardo Pat che ha un gran da fare con i diversi personaggi in sala. Alla fine torniamo a casa per riposarci, ma finiamo col farci un caffé e un po’ di chiacchiere sul convegno: non riusciamo a capire cosa sia accaduto col CD anche perché, nel frattempo, è svanito nel nulla… introvabile. Scendiamo per l’aperitivo al locale di ieri e andiamo poi a cenare in un ristorante sulla spiaggia, verso Portonovo, in compagnia di suo cugino.