Camilla è mia nipote. E’ la più “piccola” ed unica adolescente di sesso femminile della famiglia.
Ha una grazia e una bellezza particolari; bei lineamenti, magra, alta, si muove con eleganza naturale, ama vestirsi alla moda ma con semplicità e bon ton; non è sgraziata in alcuna cosa o modo di fare. Anche quando espone le sue ragioni (ciò avviene spesso, visto che le sue uscite sono di norma precedute da veri e propri “iter burocratici” per l’approvazione da parte della componente maschile della famiglia!) lo fa con decisione e caparbietà, uniti ad un sorriso disarmante e convincente. Quando non riesce subito nel suo intento, torna alla carica con un tono che diventa a tratti cantilenante fino a sfiancare.
Camilla è molto coccolata, ma non viziata: è una ragazza giudiziosa e molto gentile, con tutti.
….e i gatti
Camilla ama gli animali, in particolar modo i gatti.
Per questi animaletti, in questi anni, ha fatto follie. Tutte le gatte del posto sono passate nel giardino di Camilla e hanno sempre ricevuto affettuosità e cibo; tutte perciò sono tornate a cercare rifugio, al momento di partorire i gattini, e sono state amorevolmente assistite, “tutte”, gattini compresi.
C’è stato un periodo in cui il giardino, i terrazzi e l’orto erano tutto un passeggiare di gatti di vario colore, prevalentemente neri e grigi. Per uscire di casa, poiché all’apertura della porta d’ingresso un nugolo di gattini spingeva per entrare, bisognava tenere pronta una busta di croccantini che venivano lanciati a destra o a sinistra affinché lasciassero libero il passaggio centrale.
Dopo un po’ di tempo i gatti subivano una sorta di selezione naturale per vari motivi ( il cane Poppy sterminatore di gatti e conigli, le macchine nella strada antistante, dissenterie varie) e Camilla si disperava. Un anno le era rimasto un gattino che, se non ricordo male, aveva chiamato “Volante”. Il gattino, infatti, credeva di essere un animale volante come gli insetti o gli uccellini che vedeva posarsi sui rami di una pianta rampicante che ricopriva, quasi interamente, le pareti esterne della casa. Ogni tanto “Volante” si lanciava verso i rami e saliva, saliva…, poi si fermava e si vedevano i suoi occhietti brillare tra le foglie; non sempre riusciva a scendere da solo.
Non ricordo quale sorte abbia avuto Volante, ora però Camilla ha un altro gattino e l’ha chiamato “Gnocchetto”. Non mi ha ancora raccontato il perché di questa scelta ma lei ne parla, lo accarezza e le brillano gli occhi; Gnocchetto le sta sempre dietro, aspetta solo che lei lo abbracci.
Anna - righeblu ideeweekend
Ha una grazia e una bellezza particolari; bei lineamenti, magra, alta, si muove con eleganza naturale, ama vestirsi alla moda ma con semplicità e bon ton; non è sgraziata in alcuna cosa o modo di fare. Anche quando espone le sue ragioni (ciò avviene spesso, visto che le sue uscite sono di norma precedute da veri e propri “iter burocratici” per l’approvazione da parte della componente maschile della famiglia!) lo fa con decisione e caparbietà, uniti ad un sorriso disarmante e convincente. Quando non riesce subito nel suo intento, torna alla carica con un tono che diventa a tratti cantilenante fino a sfiancare.
Camilla è molto coccolata, ma non viziata: è una ragazza giudiziosa e molto gentile, con tutti.
….e i gatti
Camilla ama gli animali, in particolar modo i gatti.
Per questi animaletti, in questi anni, ha fatto follie. Tutte le gatte del posto sono passate nel giardino di Camilla e hanno sempre ricevuto affettuosità e cibo; tutte perciò sono tornate a cercare rifugio, al momento di partorire i gattini, e sono state amorevolmente assistite, “tutte”, gattini compresi.
C’è stato un periodo in cui il giardino, i terrazzi e l’orto erano tutto un passeggiare di gatti di vario colore, prevalentemente neri e grigi. Per uscire di casa, poiché all’apertura della porta d’ingresso un nugolo di gattini spingeva per entrare, bisognava tenere pronta una busta di croccantini che venivano lanciati a destra o a sinistra affinché lasciassero libero il passaggio centrale.
Dopo un po’ di tempo i gatti subivano una sorta di selezione naturale per vari motivi ( il cane Poppy sterminatore di gatti e conigli, le macchine nella strada antistante, dissenterie varie) e Camilla si disperava. Un anno le era rimasto un gattino che, se non ricordo male, aveva chiamato “Volante”. Il gattino, infatti, credeva di essere un animale volante come gli insetti o gli uccellini che vedeva posarsi sui rami di una pianta rampicante che ricopriva, quasi interamente, le pareti esterne della casa. Ogni tanto “Volante” si lanciava verso i rami e saliva, saliva…, poi si fermava e si vedevano i suoi occhietti brillare tra le foglie; non sempre riusciva a scendere da solo.
Non ricordo quale sorte abbia avuto Volante, ora però Camilla ha un altro gattino e l’ha chiamato “Gnocchetto”. Non mi ha ancora raccontato il perché di questa scelta ma lei ne parla, lo accarezza e le brillano gli occhi; Gnocchetto le sta sempre dietro, aspetta solo che lei lo abbracci.
Anna - righeblu ideeweekend
2 commenti:
Zia!!! Grazie per gli auguri!! E grazie anche per Tom.......ma...è già troppo 1.68 cm...... :)Perchè con con quell'altezza al bancone del bar ci si arriva senza problemi.......!!!!! hahahaha... :)
Camilla..
Certo!! Medita... medita... ho aggiunto Tom Cruise perchè anche se il gattino piace molto anche a me, adesso che sei "grande" hai altri interessi... Divertiti! Hai visto l'altro mio blog? Questa sera tolgo gli auguri e Tom...Bacioni! ;-)
Zia Anna
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