Visualizzazione post con etichetta blogosfera. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta blogosfera. Mostra tutti i post

sabato 4 febbraio 2012

Un premio con i fiocchi... di neve!


Era da tanto che non mi capitava di ricevere un premio per i miei blog e, dunque, pensavo che ormai non ce ne fossero più in giro… e invece mi sbagliavo!
Ho scoperto di aver ricevuto il premio “The versatile blog”, graditissimo, dalla cara amica blogger “Gata da plar” che ha voluto inserirmi nel suo elenco dei premiati.
Un premio con i fiocchi potrei definirlo, vista la concomitanza con le memorabili nevicate di questi giorni…

Grazie Gata!
E adesso rispondo al suo post cercando di interpretare il senso del premio:
Innanzitutto vorrei premiare tutti i miei simpatici amici blogger linkati nella barra laterale, senza citarne in particolare alcuni… e, per chi volesse continuare la catena dei post, partendo da qui, potrei sempre integrare questo post con un elenco in aggiornamento.
Da quanto ho capito, il premio comprende un meme con elencazione di 7 cose di sé.
Ebbene, eccole, anche se non sono una novità perché ripeterò cose già dette in altre occasioni:
1 - Mi piace viaggiare e andare alla scoperta di borghi e castelli.
2 - Non mi piace la vacanza organizzata e nei soliti circuiti turistici.
3 - Sono interessata a conoscere i luoghi che visito e mi piace scoprirne particolari e curiosità.
4 - Non sono indiscreta né invadente.
5 - Adoro la buona cucina regionale.
6 - Detesto le persone volgari e invadenti, altezzose e arroganti, inopportune e saccenti.
7 - Amo la montagna in estate, il lago, il mare, la campagna e le città d’arte in tutte le stagioni…

giovedì 11 marzo 2010

Auguri Righeblu!!!



...3 anni di Righeblu!!!

...E vorrei ringraziare tutti, proprio tutti, amici blogger e visitatori per caso, per questi tre anni trascorsi simpaticamente insieme!

Un grande abbraccio



sabato 28 novembre 2009

Meme, non meme … Honest Scrap


Con enorme ritardo, e cospargendomi il capo di cenere, rispondo finalmente alla nomina per l’honest scrap di Michelangelo.

Il gioco consiste nell’indicare “onestamente” 10 cose che mi riguardano e che dovrebbero consentire, a chi legge il blog, di conoscermi meglio (ossignùr!)

Ma non finisce qui: dovrei anche nominare altri blogger che continuino il gioco (ri-ossignùr!)

E allora, cominciamo con il gossip!

  1. A, come acqua: bevo solo acqua, non bevo alcolici. Non sono un tipo all’acqua e sapone, mi secca pestare l’acqua nel mortaio o fare un buco nell’acqua e… non potrei vivere di pane e acqua!
  2. B, come bilancia: sono una bilancia, e ho un pessimo rapporto con la bilancia… tuttavia sono in grado di mantenere in equilibrio un toro, un capricorno e un sagittario.
  3. C, come Ciociaria: terra che ha dato i natali a figli illustri come Cicerone, Caio Mario, Giovenale, Innocenzo III, Bonifacio VIII, San Tommaso d’Aquino, Severino Gazzelloni, Vittorio De Sica, ecc. ecc. e…. modestia a parte, Anna righeblu…
  4. D, come “santo Decoder”: lo strumento che decodifica i segnali televisivi in modo da trasmettere un messaggio comprensibile (???) al ricevente… tranne che a me. Abituata ad accendere meccanicamente, appena sveglia, faccio confusione con i 2 telecomandi e inizio la giornata con sante intenzioni decodericide!
  5. E, come eccessivo: odio tutto quanto sia riconoscibile come tale.
  6. F, come famiglia: per me è il nucleo di riferimento più importante
  7. G, come gaffe: sono una gaffeuse nata, una gaffe al giorno, come le mele…
  8. H, come hotel: preferisco quelli piccoli e accoglienti, detesto quelli troppo grandi e dispersivi.
  9. I, come insegnante: è il mio lavoro e mi piace. Insegno matematica e scienze in una scuola media.
  10. L, come lucchetto: detesto i lucchetti e l’uso di rappresentare il legame d’amore con un oggetto chiuso, per non parlare della discutibile abitudine dell’homo sapiens sapiens di gettare le chiavi nel fiume…



Ed ecco i "fortunati" invitati a compilare il meme, se vorranno...


1. Tittieco

2. Mammazan

3. Marcella

4. Stella

5. Maria Rosaria

6. Chiara



Anna righeblu ideeweekend


lunedì 16 marzo 2009

Meme - le 5 cose di cui non posso fare a meno


Dopo un periodo di pausa, ecco un invito per un “Meme”.
La proposta arriva da Marina, alla sua prima esperienza in fatto di meme e io accetto e pubblico molto volentieri!
Ecco l’elenco delle mie “5 cose di cui non potrei fare a meno”:


1. Il caffè (tanto!) della prima colazione! Con latte, torta casalinga e marmellata…
2. I libri; se sono in viaggio, preferibilmente quelli di Camilleri.
3. Andare in giro alla scoperta di borghi e castelli.
4. La fotocamera digitale.
5. Il computer portatile e la posta elettronica

Finito! Adesso passo il meme ad altri amici… e a tutti quelli che avranno voglia di farlo…

sabato 10 gennaio 2009

Non sono su Facebook!


Già, e perché dovrei?

Perché sembra che ormai, se vuoi “mantenere e condividere i contatti con le persone della tua vita”, devi essere su Facebook…

Giacché, però, i contatti con le persone della mia vita io li condivido, privatamente e quotidianamente (o quasi), con il rapporto diretto e i mezzi di comunicazione consueti… che bisogno ho di renderli pubblici?

Tra l’altro, per carattere, sono una persona riservata (anche se curo due blog, pubblico foto su Flickr e video su youtube) e, per età, sono molto “grande” e poco esperta di Internet .

Devo ammettere che ignoro quali siano le reali potenzialità di questo mezzo e che, nella maniera più assoluta, rispetto, e non giudico, le opinioni divergenti dalle mie.

Con l’interessante articolo di Daniela Mastromattei, dal titolo: "FACEBOOK FA MALE
Facile entrare, difficile liberarsene - I plagiati, i pentiti e le storie kafkiane"
(che riporto sotto, perché il link è cambiato), ho potuto approfondire alcune questioni e dissipare gran parte dei miei dubbi. Per ora, perciò, non ho alcuna intenzione di inserirmi!

E voi, siete iscritti oppure no? E cosa pensate di Facebook?
Anna righeblu ideeweekend

Ecco l'articolo:

FACEBOOK FA MALE
Facile entrare, difficile liberarsene. I plagiati, i pentiti e le storie kafkiane.
di Daniela Mastromattei

"Il 5% degli utenti della mega chat Facebook ha sviluppato una dipendenza compulsiva dal sistema che non va bene e che dimostra come ci sia un uso, spesso patologico, della Rete".
Parole dell'ex senatrice Maria Burani Procaccini, già presidente della commissione bicamerale per l'infanzia. Per la Burani "Facebook sta diventando una sorta di catena di Sant' Antonio che coinvolge oltre misura e che, in questi casi, comporta una sorta di totale dipendenza dal sistema, per cui c'è chi non può farne assolutamente a meno. Si tratta di qualcosa di estremamente pericoloso su cui dover riflettere seriamente."
Si può andare oltre: 120 milioni di utenti sono ostaggi di Facebook. Peccato che molti ancora non lo sappiano. Facile creare un account nel social network, ma non è altrettanto facile cancellarlo. Nipos Das, 34 anni manager americano per più di due mesi ha cercato di eliminare il suo profilo e le sue informazioni, in esso contenute, su Facebook. Nemmeno una minaccia di azione legale gli ha evitato di ricevere l'ennesima mail da parte di un reporter che, entrando in rete è riuscito a trovare il suo profilo e a contattarlo. 
Nonostante Das abbia seguito le procedure di cancellazione segnalate nel sito, i suoi dati sono ancora in possesso dei database del social network. Il sito ti permette di cancellare i dati, questi però restano memorizzati sotto forma di copie nei server di Facebook. Ironia della sorte è addirittura nato un gruppo dal titolo "Come cancellare definitivamente il tuo account da Facebook", a cui hanno aderito subito in 3000. Ora gli iscritti sono saliti a più di diecimila e la cifra sembra aumentare ora dopo ora. Al picco della popolarità gli abbandoni fanno più rumore.
Anche Bill Gates se ne è andato, come si dice nel gergo si è "suicidato". Ogni giorno in media 8000 sconosciuti volevano diventare suoi amici. Come se in un bar qualcuno volesse stringervi la mano ogni dieci secondi. Online il fastidio non è meno reale. Chissà se il fondatore di Facebook, il 24enne Mark Zuckerberg, una volta creato il suo giocattolino ( del valore pari a 16 miliardi di dollari ), ha anche capito come funziona. E scoperto i difetti.
Una volta dentro, digiti la password e scopri dove sono o cosa fanno gli amici, che alcuni hanno familiarizzato per merito tuo, che altri hanno cambiato la foto con cui presentarsi nella società telematica. Declini una serie di inviti di amanti della cucina o lettori del "Piccolo principe", quando ti va bene. Altrimenti ti puoi imbattere in gruppi dallo slogan :"Non ci sono donne che non la danno, ma solo uomini che non sanno chiederla". Devi far sapere alla cerchia di amici virtuali dove ti trovi, casa stai leggendo, quali acquisti hai fatto. Nei momenti più tristi racconti la tua vita, le delusioni amorose e i tuoi problemi. Una compagnia di assicurazioni statunitense, per negare un risarcimento di spese mediche al cliente, porterà in tribunale alcune confessioni online che dimostrerebbero la causa emotiva e non organica dei suoi disordini alimentari. Mentre il procuratore texano, per provare la colpa di un guidatore che ha ucciso un uomo in un incidente d'auto, allegherà le pagine in cui dichiara: " Non sono un alcolista, sono un iperalcolista".
Non è necessario fare cose di rilevanza penale per passare dei guai. Come sanno bene i 27 dipenenti dell'Automobile Club della Southern California licenziati per messaggi offensivi nei confronti dei colleghi. Regolarmente scambiati e letti attraverso il sito.

Secondo un recente sondaggio il 62% dei datori di lavoro britannici guarderebbe con molta attenzione le pagine di Facebook e simili prima dei colloqui. E un quarto dei candidati sarebbe stato respinto di conseguenza. Qual è il datore di lavoro che vuole un dipendente che passa le giornate a smanettare sulle pagine di Facebook? Incollato allo schermo come se stesse partorendo il miglior progetto o pezzo dell'anno. E invece sta per commettere l'ennesima gaffe, raccontando del barbecue della sera prima a casa del collega che si è guardato bene dall'invitare il suo vicino di scrivania. Oppure della bella festa a cui ha partecipato anche l'ex ragazza di Giorgio, arrivato senza la sua attuale fidanzata. E vuoi che la fidanzata di Giorgio non sia su Facebook pronta a fare una scenata non virtuale? Ma si rischia anche di chattare per mesi con qualcuno ( a cui si raccontano i fatti propri ) che si fa passare per qualcun altro. Motivo che ha spinto molti vip a fuggire da Facebook.
Ma c'è ancora chi fa a gara per avere quanti più friends, o presunti tali. Veltroni ne vanta 1.327 e poi li incontra tutti, o quasi, in discoteca.
I veri e sani rapporti di amicizia si coltivano alla luce del sole, davanti a un caffè fumante o facendo una passeggiata, soprattuto guardandosi negli occhi. E se per caso confessi a un fanatico facebooker di non far parte della tribù ti guarda come si guarda un poveraccio, un mentecatto. Pazienza. La parte sana del mondo non ci sarà mai. Si vive bene, anzi meglio, senza Facebook.

Daniela Mastromattei - da Libero del 3 Gennaio 2009


sabato 15 novembre 2008

Segnaliamo i “siti copioni”

Da qualche giorno, su diversi blog, sono diffuse segnalazioni di siti che, senza alcuna autorizzazione, pubblicano interi post, prelevandoli e incollandoli con una semplice, quanto discutibile, operazione di copia e incolla.
Anch’io sono rimasta vittima di tale operazione e, pur avendolo scoperto da qualche tempo, avevo ritenuto opportuno non citare il sito e segnalare il mio disappunto solo con un commento (rimasto non pubblicato) a un “mio” post (su Camaldoli).

Sì perché questi “Signori”, che sfruttano “coraggiosamente” il lavoro altrui, non hanno neanche il coraggio di indicare il loro nome o il contatto da qualche parte del sito…
Solo in un altro loro sito, intitolato “Test di cazz”, probabilmente intendono qualificarsi e autodefinirsi in maniera abbastanza precisa.

Rimane il fatto, assai discutibile, che questi inqualificabili “Signori” abbiano utilizzato, come se fossero degli aggregatori, non le versioni parziali dei post, ma i post integrali, con tutte le immagini, seppur con il link finale.

Che interesse ha, uno che ha letto già tutto il mio post sul loro sito, a passare poi su righeblu o ideeweekend?
Qualcuno ha detto che un aggregatore contribuisce a far conoscere il blog: vero… ma io “ho deciso” liberamente di iscrivermi agli aggregatori che ho scelto (non a tutti, qualcuno mi ha iscritto senza che io lo chiedessi…) e che pubblicano una breve sintesi dei miei post, con link all’originale.

Questi NO, NON hanno ricevuto alcuna mia richiesta d'iscrizione e riempiono, deliberatamente, il "loro" sito con i "miei" post e immagini, utilizzandoli senza il mio permesso!

Il sito, sedicente aggregatore, è www.viaggidea.info e , da quello che mi riferisce Giovanna è dello stesso “gruppo” di testdicazz.info che ha pubblicato i suoi post.
Basta cliccare su San Casciano dei bagni, Bagno Vignoni, Lazio ecc. e si ritrovano tutti i miei post, per intero.

.....................................................................
aggiornamento: ...e ho scoperto che cliccando sul link "blogger" c'è il mio clone
Sono senza parole....
I link di questo post saranno disattivati, non vorrei contribuire ulteriormente ad incrementare le loro visite.
......................................................................
A quanto pare, di siti parassiti ce ne sono diversi e ci si sta muovendo per trovare una soluzione.
I blog che pubblicano notizie utili e che si stanno attivando sono quelli di: Giovanna, Stelladisale, Fiordisale, Jajo….

Teniamoci informati e segnaliamo i siti copioni!

identico post è su ideeweekend

Anna righeblu ideeweekend

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails