I due castelli, Gatto e Topo, si trovano lungo le romantiche rive tedesche del Reno, molto vicini tra loro, nei pressi di St. Goarshausen, nel territorio della Renania-Palatinato.
Il nome dell’uno, pur derivando da quello del suo storico proprietario, il conte di Katzenelnbogen, è stato associato all’altro, burg Maus, in ricordo delle vicende intercorse tra i due proprietari: nel secondo castello, infatti, aveva stabilito la sua dimora il vescovo di Treviri, nemico giurato del conte.
[foto di ctankcycles da Flickr]
Delle due fortezze, la prima è attualmente trasformata in albergo, mentre la seconda è un centro per l’allevamento di magnifici falchi da caccia.
Accanto ai due castelli, per chi si sposta lungo la romantica Valle del Reno, è possibile ammirare la famosa rocca della Lorelei.
[foto di Chaotic Traveller da Flickr]
Proprio alla base della rupe, il fiume forma una delle anse più temute dagli antichi naviganti, a causa delle correnti e delle rocce.
La leggenda narra che, sulla cima della rupe, una bellissima donna intonava con voce melodiosa una canzone suadente e pettinava i lunghi, lucenti capelli biondi, distraendo così i marinai e trascinandoli verso la morte.
Questa leggenda ha ispirato molti poeti; la più famosa poesia sulla Loreley è quella di Heinrich Heine “Die Lorelei”, ripresa musicalmente da F. Liszt:
Io non so che voglia dire
che son triste, così triste.
Un racconto d'altri tempi
nella mia memoria insiste.
Fresca è l'aria e l'ombra cala,
scorre il Reno quetamente;
sopra il monte raggia il sole
declinando all'occidente.
La bellissima fanciulla
sta lassù, mostra il tesoro
dei suoi splendidi gioielli,
liscia i suoi capelli d'oro.
Mentre il pettine maneggia,
canta, e il canto ha una malia
strana e forte che si effonde
con la dolce melodia.
Soffre e piange il barcaiolo,
e non sa che mal l'opprima,
più non vede scogli e rive,
fissi gli occhi ha su la cima.
Alla fine l'onda inghiotte
barcaiolo e barca...Ed ahi!
Questo ha fatto col suo canto
la fanciulla Lorelei.
Anna righeblu ideeweekendche son triste, così triste.
Un racconto d'altri tempi
nella mia memoria insiste.
Fresca è l'aria e l'ombra cala,
scorre il Reno quetamente;
sopra il monte raggia il sole
declinando all'occidente.
La bellissima fanciulla
sta lassù, mostra il tesoro
dei suoi splendidi gioielli,
liscia i suoi capelli d'oro.
Mentre il pettine maneggia,
canta, e il canto ha una malia
strana e forte che si effonde
con la dolce melodia.
Soffre e piange il barcaiolo,
e non sa che mal l'opprima,
più non vede scogli e rive,
fissi gli occhi ha su la cima.
Alla fine l'onda inghiotte
barcaiolo e barca...Ed ahi!
Questo ha fatto col suo canto
la fanciulla Lorelei.
Ps: il post è scaturito da alcuni appunti di un viaggio, lungo la Valle del Reno, nel 1995...
Le mie uniche foto possibili... :