sabato 31 marzo 2007

Vacanza sul Trasimeno 3… isola maggiore

La scorsa notte c’è stato un violento temporale. Al risveglio, però, la giornata sembra bellissima: dell’uragano notturno è rimasto solo l’asfalto un po’ bagnato. Dopo la nostra solita, abbondante, piacevole colazione in piazzetta, decidiamo di andare sul lungolago a passeggiare e prendere il sole. All’imbarcadero, visti gli orari dei traghetti e il tempo veramente splendido, decidiamo di andare a visitare l’isola maggiore, una delle tre del lago.
Il battello impiega circa mezz’ora; l’isola è piccola, ma molto bella, ricca di vegetazione mediterranea, con un piccolissimo centro abitato che si sviluppa lungo la costa e qualche villa affacciata direttamente sul lago. Gli abitanti rimasti sono pochi e, le case sulla via principale, in alcuni casi, abbandonate. Su una punta sorge il castello Guglielmi, in origine convento che, però, non riusciamo a visitare. Le stradine sterrate sono percorribili solo a piedi. Prendiamo per un tratto la strada del lungolago e poi ci dirigiamo verso la chiesa di San Salvatore per proseguire fino alla chiesa di S. Michele Arcangelo. Questa, che si ritiene di origine Templare, è considerata monumento rappresentativo delle diverse vicissitudini, politiche e artistiche, del lago Trasimeno. In essa si possono ammirare alcuni affreschi in parte danneggiati.
Al ritorno proseguiamo per il centro abitato dove c’è un museo del merletto: non riusciamo a visitarlo, ma sappiamo che raccoglie i particolari lavori delle donne dell’isola, specializzate in un tipo di merletto chiamato “punto Irlanda”.
Per il pranzo ci fermiamo da Sauro, buona cucina tipica ma con attese lunghe tra una portata e l’altra. All’imbarcadero, mentre attendiamo il nostro traghetto, l’elicottero dei carabinieri volteggia basso sull’acqua in più direzioni. Durante la traversata l’elicottero continua ancora a cercare qualcosa. Al rientro, riposo, lettura e poi aperitivo in piazzetta. Passeggiata e cena al ristorante Monna Lisa… Perché cambiare se è tutto così perfetto? Ho provato la "fagiolina" del Trasimeno, un tipo di fagioli prodotto solo in questa zona; per il resto, come il solito, tutto veramente ottimo! Dal proprietario sappiamo che l’elicottero cercava un turista tedesco con figlia, spinti al largo dalla corrente, mentre si trovavano sul canotto. Del padre non si hanno ancora notizie, mentre la figlia è in salvo.
Ultimo giorno:
La nostra vacanza, pur breve, finisce qua, con la mattinata dedicata alle chiacchiere in piazzetta e agli acquisti dei vari prodotti locali. Siamo stati veramente bene, penso che torneremo presto.
© Anna - righeblu ideeweekend

sabato 24 marzo 2007

Vacanza sul Trasimeno 2… il giro del lago

Colazione sotto il gazebo in piazza, le proprietarie del bar di fronte ci salutano simpaticamente. Con un po’ d’impegno e la promessa che guiderò e cercherò il parcheggio al ritorno, convinco Giu a fare il giro di tutto il lago in macchina. Facciamo una sosta a Passignano, carino, con molti negozi che espongono ceramiche fin sulla strada e un mercatino dell’antiquariato con oggetti molto interessanti ma… mi limito a guardare, senza comprare! Il borgo, oltre che sul lungolago si sviluppa in alto sulle pendici di un promontorio, con mura e resti di un castello. Riprendiamo la strada e, arrivati in prossimità di Magione, proseguiamo e decidiamo di vedere Monte del lago.Un borgo delizioso, sembra non ci sia anima viva, solo noi e 4 turisti tedeschi che stanno partendo. Scendiamo per una lunga scalinata che costeggia alte case in pietra. Dalle finestre aperte arriva qualche suono: è un luogo abitato! Arriviamo in una stradina dalla quale si vedono scorci bellissimi del lago. Tanta tranquillità e bellezza ci fanno pensare che sarebbe bello fermarsi un poco qui, per qualche giorno ma, riflettendo, ci sentiremmo troppo isolati: meglio la piazzetta di Castiglione. Continuiamo il percorso in macchina e decidiamo di fermarci a pranzo al ristorante “spiaggia del giramondo”, vicino S. Feliciano. Il posto, a 20 metri dalla riva, è bello e molto curato, con prato inglese e possibilità di sdraiarsi a prendere il sole. Tra l’altro prendiamo il “tegamaccio” , un piatto a base di anguilla in umido, molto buono.
Con calma continuiamo il percorso fino a tornare al punto di partenza: la piazzetta di Castiglione del lago! Coppa gelato al bar del nostro albergo, sotto il gazebo, relax assoluto e poi passeggiata e cena da Monna Lisa. Come secondo prendiamo la “Carpa regina in porchetta”, è un piatto tipico del Trasimeno; lo trovo buono anche se, in genere, non amo i pesci d'acqua dolce.

© Anna - righeblu ideeweekend

L’orsetto Knut


È un orsetto polare nato nello zoo di Berlino e rifiutato dalla mamma; è stato perciò “adottato” da veterinari e custodi, contro il parere di esperti e attivisti animalisti che non approvano “l’addomesticamento dell’animale”. Adesso Knut pesa circa 9 chili. Guardate il video, è delizioso!
Anna - righeblu ideeweekend

venerdì 16 marzo 2007

Vacanza sul Trasimeno 1… Castiglione del Lago

Fine Agosto. Prenotiamo all’hotel Miralago, al centro di Castiglione del Lago, in Piazza Mazzini. Arriviamo nella piazzetta, scarichiamo i bagagli e sistemiamo la macchina in un parcheggio poco distante, fuori le mura. La stanza è accogliente, con finestre vista lago. Pranziamo nel ristorante annesso: tutto abbastanza buono, tranne i pici.
Nel pomeriggio visitiamo il centro della cittadina che è circondato da mura, abbastanza piccolo e raccolto: si trova su un promontorio che si protende come una penisola verso il lago, così si può godere di una vista di notevole bellezza, a 360° su tutto lo specchio d’acqua.
Il centro, costruito nel 1200, è caratterizzato dalla cinta muraria con tre porte, tre strade e tre piazze. Da piazza Mazzini, a destra, percorriamo Via V. Emanuele e arriviamo in piazza Gramsci, davanti al Palazzo Della Corgna, divenuto ora Palazzo Comunale; entriamo e, dopo aver ammirato le poche stanze affrescate dell’edificio, attraverso un’uscita laterale ci immettiamo in un camminamento. Si tratta di un corridoio a tratti strettissimo e piuttosto lungo, illuminato dalla luce delle feritoie che si aprono verso il lago e che collega il Palazzo al Castello del Leone. Questo si presenta con una struttura pentagonale, con torrioni agli angoli e uno spazio interno che, attualmente, è organizzato per rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche. Il percorso, lungo le mura, è abbastanza agevole e offre diversi punti dai quali si può ammirare tutto il lago. Usciti dalla Rocca medievale, continuiamo la nostra passeggiata lungo le stradine sulle quali si affacciano molti negozi con prodotti della gastronomia tipica umbra, bei mobili di antiquariato e oggettistica varia. Superiamo Piazza Mazzini e, sulla destra, troviamo la Chiesa di S. Maria Maddalena, con le colonne nella parte antistante e, all’interno, due affreschi da ammirare.
Ancora più in là, a sinistra, imbocchiamo una viuzza, Via delle mura, con bellissime ortensie e fiori ai bordi e, in fondo, un affaccio da cui si gode una bella veduta del lago. Da questa stradina si può vedere un giardino privato, veramente molto bello e curato, che appartiene a un bed and breakfast.
Arriviamo alla porta che si apre su Via del Rondò e continuiamo a percorrerne un tratto per ammirare le mura con il torrione.
Finita la passeggiata torniamo in piazza Mazzini per un aperitivo; sulla piazza si affacciano 2 bar con tavoli e gazebo, uno è quello annesso al nostro albergo. Decidiamo di andare nell’altro, così, solo per par condicio; domani andremo nel nostro. Le proprietarie che ci servono sono molto gentili e affabili; dopo un po’ si capisce che questa piazza è come l’aia di un casale: tutti si sentono a casa e in famiglia, si conoscono, parlano di tutto e con tutti senza problemi. Dopo 10 minuti ci sentiamo a casa anche noi. Per la cena decidiamo di prenotare un tavolo all’aperto, sempre in piazza, al ristorante Monna Lisa.
Cena a base di pesce, tutto superlativo!!.. Per l’ottima cucina , l’ambiente molto gradevole e la cura che il proprietario mostra nel consigliare e seguire i clienti. Alla fine, mi cimento con un profiterole alla panna e cioccolata fusa, da centinaia di calorie (penso), ma buono, buono, buono…..
La serata è trascorsa piacevolmente: durante la cena abbiamo avuto modo di osservare come in questa piazza si svolga la vita dei commercianti dei negozi del centro, dei turisti, degli abitanti che, tutti, passano in un bar o nell’altro per l’aperitivo, il caffé, il gelato, un saluto, nel modo più naturale possibile.
© Anna - righeblu ideeweekend


martedì 13 marzo 2007

Camilla e....

Camilla è mia nipote. E’ la più “piccola” ed unica adolescente di sesso femminile della famiglia.
Ha una grazia e una bellezza particolari; bei lineamenti, magra, alta, si muove con eleganza naturale, ama vestirsi alla moda ma con semplicità e bon ton; non è sgraziata in alcuna cosa o modo di fare. Anche quando espone le sue ragioni (ciò avviene spesso, visto che le sue uscite sono di norma precedute da veri e propri “iter burocratici” per l’approvazione da parte della componente maschile della famiglia!) lo fa con decisione e caparbietà, uniti ad un sorriso disarmante e convincente. Quando non riesce subito nel suo intento, torna alla carica con un tono che diventa a tratti cantilenante fino a sfiancare.
Camilla è molto coccolata, ma non viziata: è una ragazza giudiziosa e molto gentile, con tutti.

….e i gatti



Camilla ama gli animali, in particolar modo i gatti.
Per questi animaletti, in questi anni, ha fatto follie. Tutte le gatte del posto sono passate nel giardino di Camilla e hanno sempre ricevuto affettuosità e cibo; tutte perciò sono tornate a cercare rifugio, al momento di partorire i gattini, e sono state amorevolmente assistite, “tutte”, gattini compresi.
C’è stato un periodo in cui il giardino, i terrazzi e l’orto erano tutto un passeggiare di gatti di vario colore, prevalentemente neri e grigi. Per uscire di casa, poiché all’apertura della porta d’ingresso un nugolo di gattini spingeva per entrare, bisognava tenere pronta una busta di croccantini che venivano lanciati a destra o a sinistra affinché lasciassero libero il passaggio centrale.
Dopo un po’ di tempo i gatti subivano una sorta di selezione naturale per vari motivi ( il cane Poppy sterminatore di gatti e conigli, le macchine nella strada antistante, dissenterie varie) e Camilla si disperava. Un anno le era rimasto un gattino che, se non ricordo male, aveva chiamato “Volante”. Il gattino, infatti, credeva di essere un animale volante come gli insetti o gli uccellini che vedeva posarsi sui rami di una pianta rampicante che ricopriva, quasi interamente, le pareti esterne della casa. Ogni tanto “Volante” si lanciava verso i rami e saliva, saliva…, poi si fermava e si vedevano i suoi occhietti brillare tra le foglie; non sempre riusciva a scendere da solo.
Non ricordo quale sorte abbia avuto Volante, ora però Camilla ha un altro gattino e l’ha chiamato “Gnocchetto”. Non mi ha ancora raccontato il perché di questa scelta ma lei ne parla, lo accarezza e le brillano gli occhi; Gnocchetto le sta sempre dietro, aspetta solo che lei lo abbracci.
Anna - righeblu ideeweekend

venerdì 9 marzo 2007

Paint


Mi piace "disegnare" con Paint!
Quando ho iniziato ad usare questo programma non ne avevo ancora scoperto le potenzialità. Io, in realtà, non ho mai saputo usare la matita per disegnare, sono sempre stata negata!
Poi ho scoperto alcuni siti, in particolare quello di "shangrila", inserito nei link consigliati, e mi sono ritrovata in quello che scrive l’autrice di quei meravigliosi disegni. Ho iniziato a provare e , anche se raramente mi dedico a questo passatempo, sono riuscita a realizzare alcune cosine. Non è difficile, con i pixel è come ricamare a punto croce! Certo, sono schemi più che disegni, ma va bene lo stesso: ci si rilassa e alla fine il risultato può essere gradevole da vedere. L’immagine che allego è una cornicetta realizzata da me; purtroppo è in bitmap e non è molto chiara.

Aggiornamento: altri disegni, pare che a qualcuno (chiavi di ricerca) interessino, qui e anche QUI , QUI , QUI e QUI ....




Disegno per Tess :

Disegno per Franga:












p.s. non amo molto le cornicette e tutte le cose leziose in generale ma sono facili e poco impegnative..!

Anna - righeblu ideeweekend

Weekend a Spoleto 2

Sabato pomeriggio: ci dirigiamo verso il Duomo. Strada facendo ci rendiamo conto che in questo periodo la città è tutta un cantiere: i palazzi e i vicoli sono coperti da ponteggi e teloni che lasciano vedere ben poco.
Arriviamo al Duomo che, per fortuna, non è in restauro anche se ci sono ponteggi a destra, su Palazzo Racani, e alle spalle in Via del Duomo. L’edificio, romanico, domina la bella piazza antistante. All’interno si possono ammirare gli affreschi di Filippo Lippi , del Pinturicchio e, inoltre, il pavimento originario.
All’uscita il vento freddo ci fa godere ben poco di ciò che è possibile vedere e, in piazza del mercato, decidiamo di "riscaldarci" con un'ottima cioccolata con panna! Riprendiamo la nostra passeggiata lungo affascinanti vicoli, sormontati da archi, sui quali si affacciano palazzi austeri; ammiriamo i bei mobili ed oggetti esposti nei numerosi negozi di antichità e, infine, come se non bastassero tutte le calorie già introitate, decidiamo di cenare in una trattoria all’arco di Druso.
Ambiente semplice, promette cucina tipica umbra: antipasto misto, stringozzi al tartufo, cinghiale alla cacciatora per me e al tartufo per Giù, funghi trifolati, crescionda, limoncello e grappa!
Da morire e rotolare lungo il vicolo al rientro in albergo!!
In stanza, mentre mi strucco, tento di vedere la luna dalla finestrina del bagno e cosa vedo? Il teatro romano a due passi, oltre la stradina! Bellissimo.
Domenica mattina: ammiriamo tutto quanto è possibile vedere dal balcone e dalla finestra della stanza: angoli di storia e di bellezza austera, i resti del teatro Romano, la chiesa di S. Agata, il Museo Archeologico.
Colazione e sistemazione per la partenza. Altro giro in giro: oggi la temperatura è salita all’improvviso di parecchi gradi. Decidiamo di partire per poi fermarci, forse, a Narni.
La temperatura sale ancora: decidiamo di tornare a casa anche per evitare il traffico del rientro serale.
Il soggiorno è stato molto piacevole: per la bellezza, la quiete, l’atmosfera elegante unite alla gentilezza e discrezione delle persone che abbiamo avuto occasione di incontrare.
Torneremo sicuramente, magari quando i restauri saranno terminati e sarà possibile godere di tutte le meraviglie che questa cittadina possiede!
Anna - righeblu ideeweekend

mercoledì 7 marzo 2007

Weekend a Spoleto 1


Sabato 3 e Domenica 4 Marzo.
Venerdì sera decidiamo di andare in Umbria, a Spoleto, per un rilassante fine settimana; dopo una breve ricerca in Internet, prenotiamo una stanza in albergo. Sabato mattina: Autostrada A1 da Roma, usciamo a Orte e percorriamo il raccordo autostradale per Terni – Spoleto. Dopo un’ora e mezza circa arriviamo in Piazza della Libertà, in pieno centro.
All’inizio di Corso Mazzini, a sinistra, subito dopo Via S. Agata, c’è Via Apollinare; più che una via è un vicolo che, dopo pochi metri, sbocca in una piazzetta interna, con pochi parcheggi e l’ingresso del nostro albergo: l’Hotel Aurora.
All’ingresso si trova un bellissimo affresco di S. Apollinare del XVI secolo; l’ edificio ospitava, infatti, un Convento Francescano e la Chiesa di S. Apollinare.
La gentilissima signora alla reception ci accoglie in modo gradevole; la stanza è molto carina e, dopo aver sistemato l’indispensabile, ci dirigiamo al ristorante, che si trova al piano terra. Ambiente molto particolare, intimo ed elegante. Tutto ciò mi fa stare bene.
Pranzo ottimo ma con porzioni essenziali: stringozzi alla spoletina, lombetto di maiale con pera al vino e pomodoro al gratin e, per finire, crescionda con amaretti e crema pasticcera. Dopo pranzo, un minimo di relax prima di partire alla scoperta della cittadina.
Anna - righeblu ideeweekend

Primo post


Non ho ancora le idee chiare su cosa inserire, per ora le uniche righe blu che vedo sono quelle della copertina di un quadernone raccoglitore! Sigh!
Le vacanze sono ancora lontane e devo accontentarmi di qualche finesettimana.
Quando penso alle vacanze penso ad un posto tranquillo, non molto affollato: mare, montagna, campagna, indifferente! Devono esserci, però, alcuni "ingredienti" fissi: molto verde, bella vista, poco traffico, persone poco modaiole, discrete, che abbiano voglia di rilassarsi e divertirsi con "moderazione" e "originalità", che amino la lettura e la buona tavola.
Indispensabile, in ogni caso, essere in buona compagnia!
E' diverso se, invece, le vacanze si trascorrono in viaggio: il percorso e l'organizzazione sono importanti ma altrettanto importante che i compagni di viaggio siano persone dinamiche, curiose, disponibili, discrete e simpatiche!
Ancora presto per decidere... intanto, ci sono i ricordi delle vacanze trascorse.

Anna - righeblu ideeweekend

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